martedì 17 marzo 2015

Sconfiggere gli astri

Non è mai questione di credere: l'unico atteggiamento scientifico che si può assumere su qualsiasi argomento è appurare se sia vero.
Il cosmo sarebbe alquanto caotico se le sue leggi non potessero operare senza essere sancite dalla credenza umana.
L'atrologia è troppo vasta, sia dal punto di vista matematico che da quello filosofico, per poter essere capita esattamente, se non da persone di profonda comprensione.
Tutte le parti della creazione sono collegate fra loro e si influenzano reciprocamente.
Il ritmo armonioso dell'universo è radicato nella reciprocità.
L'uomo, nel suo aspetto umano, deve combattere due ordini di forze: in primo luogo, i tumulti all'interno del suo stesso essere, provocati dalla mescolanza di terra, acqua, fuoco, aria ed elementi eterei; in secondo luogo, le forze disgreganti esterne della natura.
Finché l'uomo si dibatte nella propria dimensione mortale, è soggetto agli infiniti mutamenti del cielo e della terra.
L'astrologia è lo studio della reazione dell'uomo agli stimoli planetari.
Gli astri non provano alcuna consapevole benevolenza o animosita': si limitano a emettere radiazioni positive e negative.
Di per sé, queste non aiutano né danneggiano l'umanità, ma fungono da legittimo strumento affinché nel mondo esterno possano operare quegli equilibri di causa ed effetto che ogni essere umano ha attivato in passato.
Un bimbo nasce nel giorno e nell'ora in cui i raggi celesti sono in armonia matematica con il suo karma individuale.
Il suo oroscopo è un ritratto che gli lancia una sfida, rivelando il suo immutabile passato e i suoi probabili esiti futuri.
Il tema natale, tuttavia, può essere interpretato in modo corretto soltanto da persone dotate di saggezza intuitiva e queste persone sono rare.
Il messaggio proclamato arditamente nei cieli al momento della nascita non è volto a mettere in primo piano il destino, le conseguenze del bene e del male compiuti un passato, bensì a spronare la volontà umana a sottrarsi a una tale soggezione universale.
Ciò che l'uomo ha fatto, egli stesso può disfarlo.
Nessun altro all'infuori di lui, è l'artefice delle cause che hanno provocato gli effetti, quelli che siano, attualmente prevalenti nella sua vita.
Egli può superare ogni limitazione, perché lui stesso l'ha creata inizialmente con le proprie azioni e perché dispone di risorse spirituali che non sono soggette ad alcuna pressione planetaria.
Il saggio sconfigge i propri pianeti, ovvero il proprio passato, trasferendo la sua lealtà dalla creazione al Creatore.
Quanto più egli diviene cosciente della propria unità con lo Spirito, tanto meno potrà essere dominato dalla materia.
L'anima è perennemente libera; è immortale in quanto mai nata.
Non può essere disciplinata dalle stelle.
L'uomo è un'anima e ha un corpo.
Quando stabilise correttamente il proprio senso di identità, egli si lascia alle spalle qualsiasi modello coercitivo.
Finché resterà confuso nel suo stato ordinario di amnesia spirituale, conoscerà le sottili catene della legge dell'ambiente in cui vive.
Il devoto che si mette in sintonia non compirà mai lacuna azione inopportuna.
Le sue attività saranno correttamente e spontaneamente sincronizzate con la legge astrologica.
Dopo aver meditato profondamente, egli sarà in contatto con la propria coscienza divina; non vi è potere più grande di tale protezione interiore.
Tutti i mali dell'uomo derivano da trasgressioni della legge universale.
L'uomo deve rispettare le leggi della natura, senza metterne in dubbio l'onnipotenza divina.




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