giovedì 10 dicembre 2015

La Donna Medicina

Tutte le Donne-Amore sono Donne-Medicina
Stiamo parlando di donne che sono piene di forza, che regalano bontà a coloro che le circondano, che guardano la vita con occhi sereni, che stanno bene con la loro identità, che curano con un semplice bacio.
Una donna-medicina è colei che infonde energia, trasmette affetto, abbraccia l’amore con amore, che approfondisce, che è generosa, che conosce il perdono, che vive nella grazia e che insegna a sapere.
Una donna-medicina è umana, compassionevole, consapevole del suo potere, della sua ispirazione, della sua permanenza, del suo caos, del suo ordine, difende la sua vita, le sue necessità, i suoi sogni.

La Donna-Medicina è quella che Rimane

È quella che apre sempre il suo cuore, che ha il passo deciso, che è consapevole di ciò che accade attorno a lei, che è una presenza determinante.

Non conosce la perfezione e neanche l’imperfezione: semplicemente, è quella che è. E, con questa stessa potenza, aiuta gli altri ad essere così come sono. Questo richiede una lotta contro i pregiudizi, un conflitto con l’ambiente circostante.







Perché essere una donna-amore non è sempre facile, bisogna combattere

Bisogna lottare contro tutti gli ostacoli che impediscono di vivere e godersi ogni momento, che cercano di manomettere i nostri diritti, che vogliono sottomettere i nostri sogni, che disprezzano le nostre necessità. 
Essere una donna-medicina significa anche saper dire basta e non permettere la sottomissione. 
Significa essere se stessa, non aver bisogno di nessuno, ma amare in maniera sconfinata e al di sopra di ogni possibilità. 
È proprio questa la bilancia che ipnotizza l’equilibrio emotivo delle donne.
Non c’è niente di più forte dell’amore di una donna che s’impegna per il suo benessere, che accetta se stessa, che comprende il suo presente e tiene da conto il suo passato.
Attraverso le sue esperienze e la sua conoscenza, la donna-medicina comprende la profondità del tempo, la trascendenza dei desideri e l’importanza di accumulare sogni avverati.
Ogni donna porta dentro la sua anima una guerriera che scalpita, che le regala luce, speranza, forza e armi per lottare. 
È questa guerriera interiore ad averle curato le ferite e ad averla consolata dopo i tradimenti, gli inganni e i rifiuti.
Quella luce è la stessa che le permette di maturare, di essere sensuale, di sfruttare la sua intelligenza, di sapersi gestire, di equilibrare l’intuito e la ragione, di rendere bella l’arte di vivere e di lottare contro le avversità.
ll Cuore della Donna, un Oceano di Misteri
Il cuore della donna-amore è un oceano di misteri ricolmo di pesci che brillano nella notte, il che lo rende bizzarro e magico. 
Il cuore della donna-medicina mostra la profondità di migliaia di misteri.
È un cuore che palpita da solo, che è composto dalla bontà, dal rispetto, dalla sicurezza, dalla forza, dall’intelligenza e dall’affetto. Sono questi i principi che reggono la donna-medicina, colei che osserva la sua vita in maniera generosa.
Le azioni sono connesse tra di loro e sono in equilibrio con le sensazioni ed i pensieri. 
La donna-medicina è consapevole della persona che è, di quella che è stata e di quella che è capace di essere. Perché la cura migliore è l’approvazione.
La donna-medicina è vestita di forza e dignità, di chiavi che aprono porte, di colori dalle sfumature vivaci, di motivi e ragioni alle quali aggrapparsi.

La medicina migliore per l’anima è la dolcezza di un altro essere umano, la gentilezza e la sensibilità di chi ci ascolta, di chi tratta se stesso con rispetto e apprezza gli altri come fossero un tesoro. 
Queste sono le qualità che definiscono la donna-amore, la donna-medicina.

lunedì 8 giugno 2015

Le 50 cose che tutti ci meritiamo da una Relazione

Nella vita molte cose vanno aggiustate, ma l'amore non dovrebbe mai essere una di queste.
Ecco le 50 cose che tutti ci meritiamo da una relazione:

1 - Fiducia
2 - Risate che non finiscono mai
3 - Avventure
4 - Passione
5 - Un fan sfegatato
6 - L'abilità di ispirare e insegnare reciprocamente
7 - Sicurezza
8 - Chiacchiere fino a notte fonda
9 - Mutuo rispetto
10 - Battute che solo voi due potete capire
11 - Onestà
12 - Notti stellate
13 - Una seconda famiglia
14 - Pranzetti deliziosi
15 - Domeniche pigre
16 - Un partner di ballo a tempo pieno
17 - Lunghi baci
18 - Posti nuovi
19 - Contentezza
20 - Accettazione
21 - Confessioni con il cuore in mano
22 - Storielle divertenti
23 - Conversazioni impegnate
24 - Apprezzamento genuino
25 - Regali scemi
26 - Piccoli momenti
27 - Intimità intensa
28 - Occhi che brillano
29 - Lealtà
30 - Momenti di orgoglio
31- Ridere fino alle lacrime
32 - Libertà di scelta e supporto per le nostre decisioni
33- Quieto conforto
34 - Libertà di mostrarsi vulnerabili
35 - Abbracci calorosi come nessun altro
36 - Qualcuno che stia dalla vostra parte
37 - Colazioni a letto
38 - Un partner che canta il karaoke a voce alta
39 - Qualcuno da cui dipendere
40 - Competizione divertente
41 - Momenti di sfogo
42 - Maratone di film
43 - Un medico, un personal trainer, un operaio della manutenzione, tutto in uno
44 - Attacchi di solletico
45 - Tante coccole
46 - Baci sulla fronte
47 - Sorrisi di rassicurazione
48 - Compassione
49 - Nuovi amici
50 - Felicità

Istanti d'amore che davvero vi fanno sentire infiniti, perché questo è il miglior singolo regalo che un essere umano possa farci.

mercoledì 3 giugno 2015

Platone (428-348 AC)

Non dovresti curare gli occhi senza curare la testa 
o la testa senza curare il corpo.
Così anche non dovresti curare il corpo senza curare l'anima.

Questo è il motivo per cui la cura di molte malattie è sconosciuta ai medici, perché sono ignoranti nei confronti del Tutto che anch'esso dovrebbe essere studiato, dal momento che una parte specifica del corpo non potrà star bene  a meno che non stia bene il Tutto. 






mercoledì 20 maggio 2015

LA SCELTA DIFFICILE – Favola medioevale

Un giorno, il giovane re Artù fu catturato ed imprigionato dal sovrano di un regno vicino.
Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane, piuttosto che ucciderlo, il sovrano gli offrì la libertà, a patto che rispondesse ad un quesito molto difficile:

“Cosa vogliono veramente le donne?”.
Artù avrebbe avuto a disposizione un anno, trascorso il quale, nel caso in cui non avesse trovato una risposta, sarebbe stato ucciso.


Un quesito simile avrebbe sicuramente lasciato perplesso anche il più saggio fra gli uomini e sembrò al giovane Artù una sfida impossibile, tuttavia, avendo come unica alternativa la morte, Artù accettò la proposta, e fece ritorno al suo regno.


Ivi giunto, iniziò a interrogare chiunque: la principessa, le prostitute, i sacerdoti, i saggi, le damigelle di corte e via dicendo, ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente.
Ciò che la maggior parte della gente gli suggeriva era di consultare una vecchia strega, poiché solo lei avrebbe potuto fornire la risposta, ma a caro prezzo, dato che la strega era famosa in tutto il regno per gli esorbitanti compensi che chiedeva per i suoi consulti.


Il tempo passò…e giunse l’ultimo giorno dell’anno prestabilito, così che Artù non ebbe altra scelta che andare a parlare con la vecchia strega, che accettò di rispondere alla domanda, solo a patto di ottenere la mano di Gawain, il più nobile dei Cavalieri della Tavola Rotonda, nonché migliore amico di Artù!




Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva… la strega aveva una gobba ad uncino, era orrenda, aveva un solo dente, puzzava di acqua di fogna e spesso faceva anche dei rumori osceni!
Non aveva mai incontrato una creatura tanto ripugnante. 

Perciò si rifiutò di accettare di pagare quel prezzo e condannare l’amico a sobbarcarsi un fardello simile!



Gawain, venuto al corrente della proposta, volle parlare ad Artù dicendogli che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo re e la tavola rotonda, e che quindi avrebbe accettato di sposare la strega di buon grado.
Il loro matrimonio fu pertanto proclamato, e la strega finalmente rispose alla domanda:


“Ciò che una donna vuole veramente è essere padrona della propria vita.”


Tutti concordarono sul fatto che dalla bocca della strega era uscita senz’altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù sarebbe stata risparmiata.
 Infatti il sovrano del regno vicino risparmiò la vita ad Artù, e gli garantì piena libertà.
Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain e la strega?
Artù si sentiva lacerato fra sollievo ed angoscia, mentre Gawain si comportava come sempre, gentile e cortese.

La strega al contrario esibì le peggiori maniere…mangiava con le mani, ruttava e petava, mettendo tutti a disagio.

La prima notte di nozze era vicina, e Gawain si preparava a trascorrere una nottata orribile, ma alla fine prese il coraggio a due mani, ed entrò nella camera da letto e…che razza di vista lo attendeva!

Dinnanzi a lui, discinta sul talamo nuziale, giaceva semplicemente la più bella donna che avesse mai visto! 
Gawain rimase allibito, e non appena ritrovò l’uso della parola (il che accadde dopo diversi minuti), chiese alla strega cosa le fosse accaduto.
La strega rispose che era stato talmente galante con lei quando si trovava nella sua forma repellente che aveva deciso di mostrarglisi nel suo altro aspetto, e che per la metà del tempo sarebbe rimasta così, mentre per l’altra metà sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di prima.

A questo punto la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe voluto che ella assumesse di giorno, e quale di notte.

Che scelta crudele!

Gawain iniziò a pensare all’alternativa che gli si prospettava: una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno, quando era con i suoi amici, ed una stregaccia orripilante la notte?
O forse la compagnia della stregaccia di giorno e una fanciulla incantevole di notte con cui dividere i momenti di intimità?

Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato a lei la possibilità di decidere per se stessa.


Sentendo ciò, la strega gli sorrise, e gli annunciò che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo, proprio perchè Gawain l’aveva rispettata e l’aveva lasciata essere padrona di se stessa!




lunedì 4 maggio 2015

Madre Teresa di Calcutta

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia; 
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arruginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!





domenica 26 aprile 2015

Se non hai incontrato l’amore hai mancato il punto.

Se non hai incontrato l’amore hai mancato il punto.
Sei nato, hai vissuto, sei …morto, ma hai mancato il punto.
E’ un fallimento assoluto. 
Non hai colto l’intervallo tra le due note….
La via verso quell’esperienza consiste di quattro passi: ricordali.

Il primo passo è: sii qui-e-ora. 
Perché l’amore è possibile solo nel qui-e-ora.

Il passato e il futuro sono solo modi di evitare l’amore.




Il secondo passo è: impara a trasformare i tuoi veleni in miele.

Perché parecchi amano ma il loro amore è contaminato da veleni:
odio, gelosia, ira, possessività.




Terzo: condividi. 
Quando una cosa è negativa tienila per te,

quando è positiva condividila. 
Di solito la gente fa il contrario.



Quarto: sii nulla. 
Quando sei pieno di ego l’amore scompare.

Così facendo vivrai nel modo giusto ovvero vivrai nel mondo
ma non permetterai al mondo di vivere in te.



mercoledì 22 aprile 2015

Stai Attenta!

• Stai attenta a chi ti dice troppo spesso cosa fare, senza chiederti cosa vorresti fare tu

• Stai attenta a chi ti promette amore per qualcosa in cambio

• Stai attenta a chi ti tratta male e giustifica il suo comportamento come necessario

• Stai attenta a chi non ti fa mai un apprezzamento

• Stai attenta a chi ti fa sentire in colpa, come se tu fossi sbagliata

• Stai attenta a chi non ti fa mai sorridere

• Stai attenta a chi ti dice di conoscerti così bene da sapere cosa farai in futuro

• Stai attenta a chi conclude i discorsi dicendo "Sei sempre la solita!"

• Stai attenta a chi non ha fiducia in te

• Stai attenta a chi ti dice che ormai è troppo tardi per fare certe cose

• Stai attenta a chi ti ripete che i tuoi progetti sono solo fantasie

• Stai attenta a chi ti dice che sei solo adatta a fare certe cose

• Stai attenta a chi ti vuole "troppo bella", "troppo gentile", "troppo buona", "troppo disponibile"

• Stai attenta a chi non ti vuole per quello che sei e cerca di modificarti in un'altra

•….e soprattutto stai attenta a chi vuole trasformare la tua anima in qualcosa che è diverso dalla tua essenza…perché se ti allontani dalla tua vera natura sarai solo l'ombra di te stessa .

La morte non è niente!

Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. 

Io sono sempre io e tu sei sempre tu. 
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. 

Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. 

Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. 

Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. 
Prega, sorridi, pensami! 

Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. 
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. 

Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? 

Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. 

Rassicurati, va tutto bene. 
Ritroverai il mio cuore,ne ritroverai la tenerezza purificata. 

Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Le Massime per Vivere Improvvisando

1-Non prepararti; 

2-Arriva sempre, presentati, muoviti;

3-Comincia;


4-Stai nella media;


5-Fai attenzione;


6-Affronta i fatti come sono;


7-Segui la rotta;


8-Riconosci i regali;


9-Sbaglia, per favore;


10-Agisci ora;


11-Prenditi cura degli altri;


12-Goditi il viaggio.





giovedì 16 aprile 2015

I 10 Migliori Insegnamenti degli Indiani d'America

1. La vera gioia non sta nel possesso, nella posizione, nel potere, ma nella reciprocità, nel calore e nella vicinanza dei cuori, nell’umorismo e nella risata, nei racconti degli anziani, nel gioco dei bambini che crescono, nel fare ciò che è necessario con attenzione e nella bellezza della Terra in tutte le stagioni.


2. Gratitudine è sinonimo di felicità. 
Le persone felici sono grate, si concentrano sulla riconoscenza. 
Apprezzano la propria vita e tutto ciò che hanno ricevuto. 
Si sentono benedette e lo esprimono su se stessi e agli altri. 
Vedono sempre il bicchiere mezzo pieno e gli ottimisti vivono più a lungo! E’ un dato.

3. L’universo non si è creato da solo. 
Noi non sappiamo cosa ha plasmato l’esistenza. 
Sappiamo che non l’abbiamo creata noi. 
Può essere stata soltanto un’intelligenza che trascende la nostra comprensione. 
Gli uomini le hanno assegnato un nome e pretendono di sapere tutto al riguardo. 
Diciamo “Dio” o “Allah” o “Brahma” o “Il Grande Spirito”. 
Queste sono solamente parole: suoni che emettiamo per riferirci a qualcosa di cui in realtà non sappiamo niente. 
I miti delle religioni non possono far altro che ridurre quella potenza, o intelligenza, a termini comprensibili. 
Abbiamo limitato il Creatore per adattarlo alle nostre menti. 
Diventiamo persino arroganti, litighiamo, andiamo addirittura in guerra per difendere queste idee, proclamando le cattive intenzioni degli altri e la falsità delle loro fedi.



4. L’energia scorre dove va l’attenzione. 
Concentrando l’attenzione sui tuoi sensi puoi ottenere un notevole aumento della sensibilità e anche il piacere sensuale viene esaltato. 
Allo stesso modo indirizzando le energie su precise zone del corpo ferite o malate si possono raggiungere notevoli guarigioni fisiche. 
Se diamo attenzione ai pensieri o alle emozioni negative sicuramente aumenteranno, focalizzandoci invece su sentimenti e immagini positive, li amplificheremo.

5. Umorismo è giocare col mondo, con il modo in cui le cose si mostrano. 
La saggezza profonda vede umorismo dovunque, anche nella tragedia. 
Umorismo significa espansione della consapevolezza a livello cosmico, dove tutto appare strano, bizzarro, eccentrico e divertente se guardato attraverso i nostri condizionamenti limitati.

6. L’inizio dell’agricoltura su larga scala produsse un’eccedenza di cibo che a sua volta generò un’esplosione della popolazione. 
Tutto questo successe troppo rapidamente e gli antichi popoli di quelle valli, non capirono che il modo ideale di vivere per gli esseri umani è in gruppi di pari, abbastanza piccoli, in modo che tutti si conoscessero e si accudissero a vicenda.
Quando gli individui non conoscevano più i loro vicini, cominciarono ad isolarsi. 
Non conoscevano più i reciproci sentimenti e smisero di curarsi gli uni degli altri. Divennero più indipendenti e più isolati, e senza quegli stretti legami e il contatto intimo cominciarono a perdere un po’ della loro umanità, di quella buona natura umana con cui erano nati.


7. Non ci sono più molti re, imperatori, signori della guerra e dittatori come nei tempi antichi. 
L’opinione pubblica condanna quel “tribalismo”, ma ce n’è una forma moderna e corrotta. I dominatori oggi sono gli amministratori delegati, i consigli d’amministrazione e i direttori del mondo degli affari. 
Le multinazionali sono gli imperi del nostro tempo e la conquista del mondo si chiama globalizzazione.

8. La vita è più semplice, meno complicata, senza troppe cose di cui occuparci, che in realtà prendono il sopravvento, richiedendo attenzione costante. 
Il numero delle cose che chiamiamo “mie” è una misura affidabile della nostra distanza dalla felicità.

9. Tutto il mondo è sicuramente d’accordo che il perseguimento della felicità, qui sulla Terra, è l’occupazione principale della nostra vita. 
Stranamente questo elemento essenziale non viene insegnato dal nostro sistema educativo, né discusso nelle lezioni di filosofia al liceo, né in conferenze di saggi, in dibattiti pubblici e non è neanche preso in considerazione dalla maggior parte delle persone che si muovo con cautela nella complessità del mondo moderno.

10. Gli esseri umani hanno dimenticato le Istruzioni Originarie. 
Come tutte le creature anche loro una volta dovevano conoscerle, ma non si sa come, i loro antenati le hanno applicate male o messe da parte non riconoscendo più la loro importanza. 
Gli uomini non riconoscono più la loro vera natura, il posto e la funzione che occupano all’interno della Creazione. 
La maggior parte di loro cerca soddisfazione nei beni materiali, nel potere e nel prestigio. 
Ognuno prende ciò che la propria cultura gli offre e cerca un modo per sopravvivere, ma la mera sopravvivenza non è sufficiente e ora le nostre civiltà stanno mettendo a rischio persino quella.




Parabola Indiana “I Cucchiai Lunghi”

Un giorno, un sant’uomo chiese:
– mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno.
La Donna condusse il sant’uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno.
C’era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutti l’aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
La Donna disse: “Hai appena visto l’Inferno”.
La Donna e l’uomo si diressero verso la seconda porta.
La Donna l’aprì.
La scena che l’uomo vide era identica alla precedente.
C’era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant’uomo disse alla Donna: – Non capisco!
– E’ semplice, – rispose lei -, essi hanno imparato che il manico del cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire se stessi, ma permette di nutrire il proprio vicino.
Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri!
Quelli dell’altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi.


domenica 12 aprile 2015

Poesia della Pace

Parlami amico

Ascolta ciò che dico
Se non mi parli

Il cielo rimane tagliato in due

E le parole amare, mie e tue,
poi diventano un mare,
che non sappiamo più attraversare.
Ma se prima che tutto si rovini:
ci sediamo vicini
e ne parliamo insieme.....
Allora le parole sono un Seme,
che poi diventa un albero,
che poi diventa un bosco.
Dove mi riconosci e io ti riconosco.

Questa è la PACE



mercoledì 8 aprile 2015

Speranza - Perso nella Giungla

La gioia dell’amore è possibile solo se hai conosciuto la gioia di essere solo, perché solo in quel caso hai qualcosa da condividere. 
Altrimenti, due mendicanti che si incontrano e si aggrappano l’uno all’altro, non potranno mai essere estatici. 
Entrambi creeranno infelicità per l’altro, perché ciascuno dei due spererà, e spererà invano, che l’altro lo possa appagare. 
Ma anche l’altro spera la stessa cosa… no, nessuno dei due potrà mai appagare l’altro: entrambi sono ciechi, non si possono affatto aiutare a vicenda.
Ho sentito raccontare di un cacciatore che si era perso nella giungla. 
Per tre giorni non riuscì a trovare nessuno a cui chiedere indicazioni, e stava ormai per cadere in preda al panico – tre giorni senza cibo, tre giorni di continuo terrore a causa delle bestie feroci. 
Per tre giorni non era riuscito a dormire: era rimasto sveglio al riparo di un albero, per paura di essere assalito. 
C’erano serpenti, leoni, bestie feroci!
Poi, all’alba del quarto giorno vide un uomo seduto sotto un albero. 
Puoi immaginare la sua gioia. 
Si precipitò verso di lui, lo abbracciò e gli disse: “Che gioia!” E anche l’altro lo abbracciò: entrambi erano immensamente felici. 
A un certo punto si chiesero a vicenda: “Come mai sei così felice?”
E il primo rispose: “Mi ero perso, e speravo di incontrare qualcuno”.
E l’altro: “Anch’io mi sono perso e aspettavo di incontrare qualcuno. 
Ma se entrambi ci siamo persi, è inutile essere così contenti. Ora ci siamo smarriti insieme!”
È ciò che accade: tu sei solo, l’altro è solo; poi vi incontrate. 
Prima viene la luna di miele: l’estasi per aver incontrato l’altro… ora non ti sentirai più solo. 
Ma nel giro di tre giorni, oppure se sei un minimo intelligente nel giro di poche ore… dipende da quanto sei intelligente. 
Se sei stupido ti ci vorrà un po’ più di tempo; se sei intelligente dopo tre minuti ti renderai conto… “Cosa sto facendo? Non potrà funzionare: l’altro è solo quanto lo sono io. 
Se adesso andremo a vivere insieme, due solitudini vivranno insieme. Due ferite non si possono aiutare a guarire a vicenda”.
Noi siamo parte l’uno dell’altro. 
Nessun uomo è un’isola. 
Noi tutti apparteniamo a un continente invisibile e al tempo stesso infinito. 
La nostra esistenza è sconfinata. 
Ma queste esperienze accadono solo a chi ha reso attuale il proprio potenziale, persone che sono così profondamente in amore con se stesse, al punto da poter chiudere gli occhi ed essere sole, eppure sentirsi infinitamente estatiche. 
Ecco cos’è la meditazione.
Meditazione significa essere estatici nella propria solitudine. 
Ma quando accade, quell’estasi è così straripante che non riesci a contenerla. 
Inizia a fluire da te: diventa amore.
Certo, la meditazione permette l’avvento dell’amore, e le persone che non hanno conosciuto la meditazione, non conosceranno mai l’amore. 
Fingeranno d’amare, ma non potranno amare, perché non avranno nulla da dare, nulla strariperà dal loro essere. 
L’amore è condivisione. Ma per poter condividere, prima devi avere. 
Per questo la meditazione dev’essere la prima cosa.
La meditazione è il centro, l’amore ne è la circonferenza. 
La meditazione è il fiore, l’amore ne è la fragranza.