lunedì 30 marzo 2015

L'Abitudine a Conservare - Il Principio del vuoto

"Hai l’abitudine di accumulare oggetti inutili, credendo che un giorno, chissà quando, ne avrai bisogno?

Hai l’abitudine di accumulare denaro, solo per non spenderlo perché pensi che nel futuro potrà mancarti?

Hai l’abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici ed altre cose della casa che già non usi da molto tempo?

E DENTRO DI TE?

Hai l’abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezze, paure ed altro?
Non farlo!

E’ necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinché cose nuove arrivino alla tua vita.

E’ necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita, affinché la prosperità arrivi.

La forza di questo vuoto è quella che assorbirà ed attrarrà tutto quello che desideri.

Finché stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi ed inutili, non avrai spazio per nuove opportunità.

I BENI DEVONO CIRCOLARE!

Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza degli arnesi, il garage…
Dà quello che non usi più…

Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita, bensì il significato dell’atteggiamento di conservare…

Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza, si crede che domani potrà mancare e che non avrai maniera di coprire quelle necessità…

Con quell’idea, stai inviando due messaggi al tuo cervello e alla tua vita:
che non ti fidi del domani e che pensi che il nuovo e il migliore non sono per te e per questo motivo ti rallegri conservando cose vecchie e inutili…

Disfati di quello che perse già il colore e la lucentezza…
Lascia entrare il nuovo in casa tua…
E DENTRO TE STESSO"






domenica 29 marzo 2015

Nessuna società vuole che tu diventi saggio!

Nessuna società vuole che tu diventi saggio!
E' contro l'investimento di tutte le società!
Se le persone sono sagge non possono essere sfruttate!
Se sono intelligenti, non possono essere sottomesse!
Non possono essere costrette ad una vita meccanica!
A vivere come robot.
Si manifesteranno.
Vorranno manifestare la loro individualità.
Saranno sempre circondate da un profumo di ribellione.
Vorranno vivere in libertà.
La libertà viene con la saggezza e nessuna società vuole che la gente sia libera.
Le società comuniste, le società fasciste, le società capitaliste, indù, musulmane, cristiane, nessuna società.
Perché nel momento in cui gli individui iniziano ad utilizzare la loro intelligenza diventano pericolosi.
Pericolosi per il sistema.
Pericolosi per le persone che sono al potere.
Pericolosi per gli abbienti.
Pericolosi per tutti i tipi di oppressione, sfruttamento, soppressione.
Pericolosi per le chiese.
Pericolosi per gli stati.
Pericolosi per le nazioni.
In effetti, un uomo saggio è come un fuoco, un leone... UNA FIAMMA!





Considero valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.




sabato 28 marzo 2015

Anime Compagne e Anime Gemelle

L’argomento sicuramente più affascinante della Reincarnazione riguarda le Anime Gemelle. 
Solitamente i rapporti conflittuali che abbiamo con qualcuno, sono dovuti ad un Karma negativo che deve bilanciarsi e divenire positivo, mentre se in una vita passata abbiamo avuto una relazione piacevole con qualcuno, nella vita successiva questa relazione sarà ancora più bella.

In genere ci si rincontra per equilibrare il Karma, ma ci si può rincontrare anche solo per puro piacere. 
Ognuno di noi ha dei compagni spirituali con cui si instaurano dei rapporti diversi da quelli che si instaurano con tutte le altre persone che si incontrano nella vita. 
I nostri compagni spirituali sono di tre tipi:


Anime Compagne
- Anime Gemelle
- Anime di Fiamma Gemella
Le Anime Compagne sono quelle che ci aiutano, che ci guidano, che ci illuminano. 
Sono persone che noi, nella vita precedente, abbiamo aiutato e loro ci aiutano in questa vita. 
Un’Anima Compagna può essere uno sconosciuto che ci aiuta quando ci si è fermata l’auto, un amico che ci dice qualcosa di illuminante e di chiarificante, una persona che ci sostiene e ci incoraggia, o che incontriamo al momento giusto come una sorta di Angelo.
Le Anime Compagne sono persone con cui ci troviamo bene, e di solito la relazione con esse dura poco. Se dura nel tempo allora possono diventare Anime Gemelle nella vita successiva.
Le Anime Gemelle sono i nostri amici speciali di questa vita. Si tratta di Anime Compagne con cui s’instaura un rapporto di amicizia molto più profondo. 
Appena le incontriamo avvertiamo subito un senso di familiarità, e ci troviamo immediatamente a nostro agio, perché il rapporto ricomincia esattamente da dove era terminato: è come rincontrare un vecchio amico dopo molti anni.
Si può trattare di amici o di familiari ed il rapporto, che sarà comunque molto rispettoso, può durare anche per tutta la vita.

L’Anima di Fiamma Gemella è una sola, ed è l’altra metà del nostro Spirito. 

È il nostro unico compagno spirituale e quasi sempre è del sesso opposto. 
Con lui abbiamo vissuto molte e molte vite. 
Quest’Anima la si riconosce subito, perché appena la si incontra c’è un’attrazione immediata, in quanto le Anime si ricordano le une delle altre. 
Nasce subito un rapporto speciale fra di loro ed il sentimento è reciproco. 
L’Anima di Fiamma Gemella è un’Anima Compagna e Gemella in una persona sola, speciale. In alcuni casi può essere anche un nostro fratello gemello. 
Un aspetto interessante dell’Anima di Fiamma Gemella è la possibile somiglianza fisica: ci si può assomigliare nei lineamenti, soprattutto negli occhi. Inoltre le Aure sono congiunte da un arco di energia.

È bene però fare alcune considerazioni importanti a proposito dell’Anima di Fiamma Gemella: è possibile che ci sia un Karma negativo anche con essa, ma c’è comunque un forte Amore che trascende ogni negatività. 

Inoltre non è detto che la si incontri in ogni vita, poiché dipende da quanto è stato concordato antecedentemente. 
Di norma l’Anima di Fiamma Gemella (con la quale siamo sempre in collegamento telepatico), si incontra quando entrambe sono giunte allo stesso stadio evolutivo.

Reincarnazione

Il concetto della Reincarnazione, fiorito in tutte le religioni orientali, dice che il  continua a spostarsi da un corpo all’altro, da una vita all’altra. 
Tuttavia, esso è considerato a tutt’oggi un argomento tabù presso molte culture, soprattutto presso quelle occidentali monoteiste (prime fra tutte il cristianesimo).
La teoria della Reincarnazione sancisce che la nostra Anima sia immortale e che faccia esperienze in corpi differenti ed in epoche storiche differenti. 
Ogni vita è quello che una classe di studi è per uno studente: uno spazio fisico e temporale dove apprendere degli insegnamenti. 
In questo modo l’Anima si evolve.

Se abbiamo vissuto altre vite, allora chi siamo in realtà?
Noi siamo un corpo (fisico) con dentro un’Anima (Sé, Spirito, Io Profondo), o piuttosto, siamo un’Anima avvolta da un corpo con una mente (l’Ego, macchina biologica, apparato psicofisco).

In realtà noi non siamo noi, lo siamo solo per questa vita. 
Noi non siamo Antonio, Massimiliano, Daniele, Daniele è Daniele solo per questa vita. 
Il nostro Spirito invece è eterno, e dopo la morte la nostra Anima prenderà un nuovo corpo, fino al momento in cui avremo raggiunto uno stadio di illuminazione tale che non avremo più bisogno del corpo fisico.
Noi siamo pura Luce, ma lo abbiamo dimenticato. 

Il senso del nostro viaggiare sulla Terra di corpo in corpo, è di tornare alla Luce: il nostro compito è ricordare quando eravamo Luce.

Per ricordare la nostra vera essenza è necessario fare molte esperienze, cioè molte vite. 
Ogni vita è un’esperienza, ossia ogni vita ha un senso, uno scopo. 
Non esiste un solo individuo sulla Terra che stia sprecando la sua vita: tutto è al suo posto, anche se ad occhio nudo ci sembra di vivere nel caos. 
Ognuno di noi (soprattutto le persone più evolute), ha vissuto chissà quante vite.

Sostanzialmente noi abbiamo un compito, esso è chiamato “compito karmico”, ed è quell’attività quotidiana (lavorativa ma non solo) che siamo chiamati a svolgere in questa vita. 
Se il lavoro che stiamo facendo ci crea uno stato di insoddisfazione e di incompletezza, allora non corrisponde al nostro compito karmico, e necessita di essere trasformato oppure sostituito con uno che sia conforme alle esigenze della nostra Anima.
Questa “idea” della Reincarnazione non esiste nelle religioni che sono nate dal giudaismo, il cristianesimo e l’islamismo. 
Ma oggigiorno, perfino gli psichiatri hanno scoperto che sembra essere vero: ci si può ricordare delle proprie vite passate, con tecniche apparentemente semplici come l’ipnosi.

Anche se qui in Occidente la parola “reincarnazione” dev’essere ancora sussurrata, questo argomento non è bandito del tutto, perché comunque non si può testimoniare che questa teoria non sia vera, né esistono prove “materiali” contrarie. Di contro, infatti, esistono tre elementi a favore della Reincarnazione:

- I bambini prodigio
- L’ipnosi regressiva
- I déjà-vu (sui quali però ci sono ancora delle remore, in quanto alcuni studiosi ritengono che si tratti di ricordi di sogni o di film visti)

Al momento dell’incarnazione, ovvero nel momento della ri-nascita, la mente “cancella” le vite passate per proteggerci, altrimenti diventeremmo pazzi, o come minimo ci confonderemmo terribilmente le idee, che agiremmo come scheggie impazzite, senza scopo né chiarezza, uno scopo prefisso, unico. Tuttavia ci sono molte cose che ognuno di noi si porta dietro dalle esistenze passate, come la nostra vita attuale che è il risultato di tutte le nostre vite passate. I cosiddetti talenti innati, ad esempio, sono capacità sviluppate in altre vite.

Molti di noi si sottopongono a sedute di ipnosi regressive per pura curiosità. 
L’ipnosi regressiva può essere però anche scioccante, ed è bene sottoporvisi soltanto per problemi davvero importanti, specie perché tutto ciò che dovevamo sapere sul nostro passato lo abbiamo già nel presente.
Partendo da queste considerazioni possiamo capire che nulla accade per caso, poiché tutto obbedisce alla perentoria Legge del Karma. 
La vita quindi è un’esperienza. 
Non esiste né caso, né bene, né male, né fortuna, né sfortuna. 
Esiste solo l’esperienza. 
Ogni nostra incarnazione rappresenta un’opportunità per crescere spiritualmente.
La vita terrena è una parte del Piano Divino, tutto dipende da esso, ma noi siamo responsabili di noi stessi e questo è fondamentale, va compreso ed accettato. 
Arriverà un momento in cui ricorderemo chi siamo e tutto ci apparirà chiaro.

Al termine della nostra vita presente si fa il punto della situazione: abbiamo svolto la nostra missione? 
Quanto amore abbiamo donato? 
Ci siamo allontanati dalla spiritualità? 
Cosa c’è da risolvere? 
In base alle risposte a queste domande, decideremo la vita successiva. 
Ma, è bene puntualizzare che l’incarnazione dopo una vita non è immediata, prima si vaga per un determinato periodo, nel piano astrale: quando si “muore”, l’energia della persona resta per un po’ di tempo nel piano astrale (corpo astrale), che compenetra il mondo fisico, infatti se si invoca un nostro amico o parente deceduto, esso sicuramente ci ascolta.


Prima dell’incarnazione, il responsabile della nostra evoluzione spirituale “discute” con noi su come dovrebbe essere la nostra vita successiva, quali esperienze abbiamo bisogno di fare, a che punto siamo arrivati, cosa dobbiamo correggere e via dicendo. 
In base ai nostri bisogni e alle nostre esperienze, viene programmata l’incarnazione, “programma” in cui vengono registrati i dati più importanti della nostra evoluzione, in poche parole viene stabilito il nostro Destino. 
Il Destino però può essere modificato: noi decidiamo la nostra vita, disponiamo sempre e comunque del libero arbitrio, il che ci può condurre lungo la via dell’evoluzione, o in una nostra “involuzione”. 

In pratica tornare indietro, e ricominciare da capo.
In questa specie di archivio dell’evoluzione, vengono registrate le persone più importanti che conosceremo, gli eventi più importanti, le crisi spirituali, i problemi di salute (che dipendono sempre da problemi spirituali), la durata della vita e il debito karmico da saldare. 
L’archivio è composto da materia mentale e viene inserito accanto al cuore.
Il Destino (cioè la vita che abbiamo scelto), è composto da due tipi di periodi, che corrispondono a due tipi di “chiavi”: chiavi preformate e chiavi aperte non preformate
Le chiavi preformate attirano a noi eventi prestabiliti, ovvero necessari per saldare il debito e comprendere la lezione attuale. 

Questi eventi possono anche essere spiacevoli, ma è bene ricordare che la sofferenza arriva quando non c’è stato altro modo per capire quella determinata lezione, allora la si comprende con il dolore perché il dolore trasmuta e purifica.

Le persone che attiriamo nei periodi di chiavi preformate, sono persone con cui eravamo già in contatto nelle vite precedenti e con le quali abbiamo questioni in sospeso. Nella vita attuale noi riviviamo con loro le stesse identiche situazioni della vita antecedente, ma abbiamo la possibilità di risolvere il conflitto relazionale, ed abbiamo la possibilità di capire cosa si cela dietro a quel rapporto. La stessa cosa vale per i problemi di salute: saranno molto simili a quelli della vita precedente, ma avremo la possibilità di guarire. Le chiavi aperte non preformate si attivano invece quando siamo in un periodo di apertura, cioè in cui non siamo influenzati dal nostro Karma. 
Esse attirano a noi esperienze entusiasmanti e ci conferiscono la possibilità di comprendere ed accrescere la nostra spiritualità.
È possibile tuttavia liberarsi dal Karma, o almeno farsi influenzare di meno da esso. Spesso per liberarsi dal Karma è necessario distaccarsi da determinati luoghi, dalla nostra professione e da certe persone. 
Ciò può cagionare un dolore emotivo, ma se non ci troviamo più a nostro agio, significa che quei luoghi e quelle persone non sono più in sintonia con noi, non ne abbiamo più bisogno poiché ci stiamo evolvendo.
Una tecnica per liberarsi dal Karma è quella della non identificazione

Quando si prova un’emozione negativa, irritazione, rabbia o malinconia, dobbiamo ricordarci che è il nostro Ego a provarla, la nostra macchina biologica, in sostanza è la nostra mente mediante i suoi schemi prestabiliti.
Un altro modo per liberarsi dal Karma è quello di provare compassione verso le persone per le quali nutriamo sentimenti negativi, ovvero trasformare le emozioni negative in emozioni superiori.


Per tornare al punto dell’attrazione, di pregnante importanza per la nostra evoluzione, bisogna chiarire il concetto di effetto specchio
Tutto ciò che attiriamo è una parte di noi. 
In tale contesto, dobbiamo precipuamente soffermarci su ciò che ci cagiona dolore, paura, collera, astio e sentimenti o reazioni negative, in quanto indica che quella cosa che ha scaturito la nostra reazione, è una parte di noi che reprimiamo e che prima o poi verrà fuori, l’abbiamo dentro. 
Quante volte, facendo innervosire una persona, spontaneamente si afferma: “Se ti innervosisci tanto, significa che ciò che dico è vero”
Ed infatti, è proprio così. 

Ognuno di noi ha molteplici caratteristiche nella sua parte conscia, ma nella parte inconscia abbiamo anche gli opposti di quelle caratteristiche, ed il problema si pone nel caso di caratteristiche estreme.

Ad esempio una persona molto generosa sarà anche molto avara, e quest’avarizia prima o poi verrà fuori, perché inconsciamente o no, quella persona l’avarizia la ha. 
Così le persone troppo buone hanno anche una parte di aggressività, possono diventare estremamente “cattive”. La persona generosa/avara ha però modo di guardare in faccia la sua avarizia e di accettarla, poiché la vita la porterà a conoscere sempre persone avare, finché essa si chiederà: “Ma perché io, tanto generoso, incontro sempre persone avare? Non lo merito.” Quella persona incontra individui avari perché lei ha memorie di avarizia, e quegli individui sono lì per dirle: “Noi siamo una parte di te.
Accettaci, accoglici ed amaci”. 

Nel contempo, grazie a questi individui, la persona generosa salda il suo debito, perché evidentemente lei era stata avara in passato, con chi è stato oggi avaro con lei.
Questo lavoro di accettazione e di amore è molto importante, perché non solo libera dal Karma, ma permette di vivere con serenità e consapevolezza. 
Bene e male sono due facce della stessa medaglia. 
Gli opposti sono entrambi presenti e se equilibrati non arrecano alcun danno. 
Tutto sta nell’equilibrio. 
Non può esistere male senza bene e viceversa. 
Più si cerca di combattere il male più lo si attira. 
Più la persona cercherà di combattere l’avarizia più l’attirerà, perché lei l’avarizia deve accettarla, non scacciarla.



Sull’effetto specchio, ne parla anche una corrente religiosa ebraica nata intorno al II sec. a.C., che ha coniato i Sette Specchi Esseni delle relazioni: si tratta di sette tipi di attrazioni o di condizioni che ci rispecchiano, sette misteri corrispondenti ai diversi tipi di rapporti umani che ciascun individuo sperimenta, consapevolmente o inconsapevolmente, nel corso della sua vita di relazione. 
Come già detto, la definizione di “specchi” nasce da un principio fondamentale secondo il quale le azioni, le scelte, le esperienze e il linguaggio di coloro che ci circondano riflettono, in ogni momento della nostra vita, la nostra realtà interiore. 
Ciò che è fuori di noi è il corrispondente visibile di ciò che c’è dentro di noi. 
Conseguenza di tale assunto è che, riconoscendo la nostra realtà interiore e trasformandola, riusciamo a trasformare la nostra realtà esteriore.
Per citarne uno, molto interessante è il terzo specchio, secondo il quale quando incontriamo una persona e proviamo un forte desiderio di passare del tempo con lei, è perché quella persona ha delle energie che ci mancano, o che non abbiamo più e che desideriamo avere ancora.

"Karma" Legge di causa ed effetto


Karma è il risultato degli atti compiuti nelle proprie esistenze anteriori: è ad un tempo opera, azione, destino, conseguenza, poiché ognuno crea con le sue azioni la legge della sua vita, delle sue vite… è ciò che appare cieca fatalità a chi agisce inconsapevolmente, è ciò che trapassa in avventura e in libertà per chi non è travolto dal proprio “fare".



Il Karma è il bilancio di tutte le nostre azioni passate dove, con “azioni passate”, intendiamo anche quelle relative alle vite precedenti. 


Se le azioni compiute sono conformi con il progetto della nostra Anima allora si parlerà di Karma positivo, se le azioni sono discordanti allora si parlerà di Karma Negativo (o Karma Nero).


Per Karma si intende quindi, comunemente, il bagaglio di vite passate che ognuno di noi si porta dietro, essa però è più precisamente una legge che si riferisce fondamentalmente alla Legge Universale di Causa ed Effetto; la Legge del Karma è molto simile alla legge della meccanica di Newton che stabilisce: “Per ogni azione c’è una reazione uguale e contraria”. La sola differenza fra queste due leggi, è la sfera di esistenza che ciascuna abbraccia.


Ogni causa produce un effetto, ogni azione genera un risultato. 
Le azioni umane sono le cause, le cose che ci accadono sono gli effetti. 
Questa è la Legge di Causa-Effetto.
Tale legge viene chiamata anche Legge del Karma, riassunta in “azione e conseguenza” o “causa ed effetto”, che adatta saggiamente ed intelligentemente l’effetto e la sua causa. 

Si tratta di una legge di equilibrio universale che serve a bilanciare ogni squilibrio, in quanto il concetto di Karma si basa sul fenomeno di polarità per cui l’Universo mantiene uno stato di equilibrio (la Legge dell’Equilibrio). 

John Mumford definisce il Karma “la legge dell’evoluzione psico-spirituale che prevede una reazione uguale e contraria per ogni azione”.
Ciò significa che se ad esempio in una vita si uccide qualcuno, con larga probabilità si verrà uccisi nella successiva. 

Oppure se si morirà strangolati da un serpente in Cina, ci si sentirà soffocare ogni volta che si entrerà in un ristorante cinese o si avrà la fobia dei serpenti. 
Se si augura del male, ci succederà sicuramente qualcosa di poco piacevole. 
Se una donna sarà stata violentata in molte vite, forse deciderà di diventare omosessuale od attirerà una persona del suo stesso sesso per un determinato periodo di tempo.
Molteplici sono gli esempi che si potrebbero elencare, in quanto molteplici sono le varianti umane, e si può annoverare: pretendiamo fedeltà dal coniuge quando siamo stati adulteri in questa vita o in vite precedenti; chiediamo amore quando siamo stati spietati o crudeli; chiediamo comprensione quando non abbiamo mai dato comprensione a nessuno; 
aneliamo felicità intense quando siamo stati l’origine di molte disgrazie; vogliamo che i nostri figli ci obbediscano, quando mai sapemmo ubbidire ai nostri genitori; ci disturba terribilmente che ci calunnino, quando siamo stati sempre calunniatori, ed abbiamo riempito di dolore il mondo. 

È come dire che pretendiamo quello che non abbiamo dato.
La Legge del Karma non va però intesa come punizione, perché ognuno di noi può liberarsi dal Karma. 



Secondo la Legge del Karma infatti tutti i pensieri, le azioni e le emozioni hanno una conseguenza inevitabili, anche i pensieri perché essi circolano ed arrivano. 
Sempre. 
Si potrebbe riassumere la Legge del Karma con la frase “ognuno raccoglie ciò che semina”, ed ecco la ragione per la quale Einstein affermava: 
“Dio non gioca a dadi con il mondo”.Comprendere integralmente la Legge del Karma è indispensabile per orientare la nave della nostra esistenza in una forma positiva ed edificante.

La Legge del Karma regge tutto il Creato, ed è una legge immodificabile, ci controlla e vigila in ogni momento. Essa si conosce anche come “Giustizia Celestiale”, nel senso che colui che viola una qualunque legge crea dolore per se stesso, ed infatti nella Gnosi viene rappresentata con una bilancia. 

Il piatto destro corrisponde sostanzialmente alle buone opere e si chiama Dharma (= ciò che è coerente con l’ordine dell’Universo, quindi “verità”, “giustizia”), inteso anche come percorso evolutivo-spirituale. Il piatto sinistro corrisponde invece alle cattive opere, e si chiama appunto Karma.


Nella Quinta Dimensione della Natura, esiste una sorta di tribunale della Giustizia Divina, incaricato di amministrare il Karma e il Dharma dell’umanità, ed indicarci attraverso i Messaggeri Divini (al momento della ri-nascita), la linea di condotta che dobbiamo osservare per equilibrare la nostra bilancia interiore, così come i requisiti che dobbiamo soddisfare per raggiungere la Realizzazione o Perfezione, che è la ragione fondamentale per la quale ci troviamo sul pianeta terra

Quando si viene al mondo ognuno porta con sé il suo “Destino”, ed è per questo che alcuni nascono tra cuscini di piume ed altri nella disgrazia. 

Se nella nostra esistenza abbiamo ferito, adesso ci feriscono, se abbiamo ucciso adesso ci uccidono, se abbiamo rubato, ora ci rubano e così con il bastone che misuriamo, adesso ci misurano e con gli interessi, ma si badi bene, che il Karma è una Legge di Compensazione, non di vendetta.


Generalmente, quando una qualunque Legge ci chiede la riscossione, sempre pensiamo che siamo innocenti, che non dobbiamo nulla. 

C’è anche qualcuno che inveisce contro la giustizia qualificandola come ingiustizia, ma la Legge a nessuno dà quello che non merita, ad ognuno dà secondo le sue opere: quando la Legge Cosmica va a percepire da una persona il suo Karma, la sottomette ad un giudizio interno. 

Se ha Dharma, ovvero se ha fatto buone opere, non soffre nessun patimento, altrimenti, se non ha “capitale cosmico”, paga con dolore.

Se abbiamo cattive azioni o Karma, significa in pratica che abbiamo consumato il nostro capitale cosmico, ma se “depositiamo”, ossia facciamo buone azioni con i nostri simili, guadagneremo Dharma e ne ben usciremo davanti al Tribunale Cosmico. 
Il risultato è felicità, salute e successo nelle nostre vite.

Si tratta dunque di una legge molto generale che non regola solamente il nostro comportamento, d’altronde sappiamo bene che le buone azioni danno normalmente buoni risultati, e le cattive azioni cattivi risultati, così come il proverbio riporta “Si raccoglie ciò che si semina” o “Colui che semina fulmini, raccoglie tempeste”
Tutti nella nostra attuale esistenza, stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato nelle nostre vite anteriori, e allo stesso tempo stiamo seminando quello che raccoglieremo nella prossima vita. 
Quando una persona semina disgrazie, causando danno ad altri, di fatto le stesse disgrazie andrà a raccogliere.
Il problema è però, che le azioni umane sono normalmente in balia delle nostre neuro associazioni, dei nostri IO, sotto forma di tensioni, emozioni e pensieri. 
Senza consapevolezza non c’è libero arbitrio, non c’è libera scelta e quindi non si possono ottenere gli eventi desiderati. 
Tutto quello che abbiamo ce lo creiamo noi costantemente. 
Il problema è che non esiste ancora un noi e quindi tutto accade casualmente, portando conseguenze casuali.

Il Karma è inseparabile dalla teoria della Reincarnazione, che a sua volta si basa sulla Legge del Karma, e può agire nel corso di una stessa vita o nel corso di più vite, perché in realtà il succedersi di ogni vita è solamente un’illusione, si tratta solo di un “cambio d’abito”.

Possiamo distinguere:


♦ Karma Individuale: Karma di ogni essere umano, dovuto alle sue male opere commesse in questa o in vite precedenti. Vale sempre il proverbio di Salomone: “Quello che l’uomo seminerà, lo stesso raccoglierà”.
♦ Karma Familiare: ad ogni essere umano corrisponde un padre, una madre, e a seconda dei casi qualche fratello ed un coniuge, e di avere dei figli oppure no. Con tutti loro egli è legato dalla Legge del Karma. Qualcosa deve loro, e qualcosa essi gli devono, a seconda di come si sono comportati tra loro nelle vite precedenti. Per questo a volte toccheranno figli, genitori o fratelli di un certo tipo, come gli alcolisti, i tossici, o persone con particolari problemi, sia a livello fisico che mentale. Lo stesso avviene per un genitore e/o figli che ci maltrattano ed abbandonano, e per un coniuge che tradisce e maltratta l’altro coniuge.

♦ Karma Collettivo: è quello con cui diverse persone vengono colpite, quando hanno Karma individuali simili. Il Karma li riunisce e subiscono una calamità, una inondazione, una siccità, peste, epidemie, e via dicendo.

♦ Karma Nazionale: è un Karma che patisce tutta una Nazione, ad esempio un terremoto o una guerra civile.

♦ Karma Mondiale: Karma che grava su tutta l’umanità, come conseguenza delle sue male opere. Esempio: le guerre mondiali.

♦ Karma-Duro: è il Karma per le cattive azioni commesse nelle vite passate e che non sono state “pagate”. Nel non realizzare sufficienti buone opere nella vita, il Karma si accumula e si dovrà pagarlo con molto dolore e sofferenza. Il Karma duro non è negoziabile. Esempio: l’AIDS, il cancro, l’epilessia, e così via.

♦ Karma-Saya: è l’unione karmica che si compie ogni volta che un uomo ha una relazione sessuale, o fornica anche per una sola volta con una donna. Per questa unione le due persone condividono tra loro il Karma e i difetti. 

Per il Karma-saya la coppia rimane unita nel libro del Karma. 
È un legame astrale, sessuale e karmico.



La qualità della nostra vita attuale è proporzionale alla qualità del Karma. 
Un Karma pesante si associa ad un presente disarmonico fatto di esperienze dure, di sofferenza e di solitudine, così come un Karma pulito si associa ad un’esistenza armonica, piena di affetti, di successo, di amore e di abbondanza. 
Tutto questo è scritto nel nostro corpo sotto forma di armonie e disarmonie.